New Insect 16
Gestione degli imprevisti
Entrando in ufficio Alain dopo l’incontro con il Questore non si stupì di vedere George e Vic in “amabile” compagnia di 5 nuovi agenti di polizia: i due facenti parti del distretto di Alain (dei quali non aveva una bella opinione) e gli altri 3 facce di insetti mai visti anche se uno dei quali gli ricordava qualche cosa..
Ora bisognava gestire gli imprevisti.
Fortunatamente le informazioni vere erano state nascoste e tutto ciò che era disponibile era già stato manipolato e modificato a dovere per tutelare Alain e la sua squadra.
“Buongiorno, squadra investigativa. Sono proprio contento che siamo diventati tanti, il Questore mi ha comunicato la meravigliosa idea di lavorare in gruppo ed io ho approvato. Facciamo una riunione dividiamoci i lavori che in giornata chiudiamo il caso!”
“Partiamo da rapide presentazioni dei nuovi: Nik e Jon li conosciamo lavorano nel nostro dipartimento, mancano gli altri.
Il più grosso dei tre uno Scarafaggio Rosso con una faccia paonazza e degli occhiali da sole con un vocione dice “Siamo Ted 1, Ted 2 Ted 3!”
George e Vic furono davvero bravi a reggere il gioco.
Alain voleva assolutamente che nessuno potesse sollevare dei dubbi su di loro, già in passato altri agenti che non erano stati sufficientemente abili da tenere nascoste la loro appartenenza alle F.A. avevano fatto una brutta fine..
Alain si cala nella parte dell’ispettore fedele al sindaco e suddivide i compiti:
- George e Vic di ricerca in archivio cartacea, dovete trovare tutto ciò che poteva legare la vittima alle F.A. Cercate ogni singola cosa che ci possa essere di aiuto da una multa ad un arresto. E se non trovate nulla createlo.
- Nik e Jon in perlustrazione nelle zone che ritenete valide per la nostra indagine
- Ted1 con me Ted2 e Ted3 con Nik e Jon
Alain in questo modo cercava di suddividere gli elementi aggiunti forzatamente, tenendoli sotto velato controllo.
Alain riceve una telefonata di Gertrude: “Scusate devo rispondere, la mia fidanzata mi cerca.. Tesoro mio ciao, stavo proprio per chiamarti sai il nostro pranzo romantico di oggi, troviamoci da Gennaro la pizzeria italiana alle 13, ti penso sempre tanti tanti baci”
Gertrude in quello strano atteggiamento telefonico ci legge quello che deve leggerci..Alain è sotto osservazione e si devono vedere come fidanzati per poter avere un attimo di tregua e capire come muoversi.
In tutto questo Jack prosegue la sua vacanza forzata, terminato il romanzo si fa portare dalle infermiere i libri disponibili sull’architettura di New Insect per lavorare un po’ sul suo libro fotografico.
George e Vic, dagli archivi hanno una via di fuga che passa da un tombino nascosto dietro una grossa scaffalatura e possono ritrovarsi in un attimo fuori dalla centrale di polizia a svolgere il loro vero lavoro. Mettere in salvo il futuro di New Insect.
Si dirigono in uno dei punti di incontro delle F.A per comunicare tutti i vari aggiornamenti sulla situazione.
Alain passa da un fiorista a prendere un mazzo di fiori per Gertrude con Ted che gli fa da autista, per tutto il tragitto non fa altro che parlare della sua bellissima fidanzata e di quanto ne sia innamorato.
Munito di mazzo di fiori e di guardia del corpo non richiesta si avvia alla Pizzeria da Gennaro per l’incontro romantico.
Gertrude in attesa fuori dalla pizzeria osserva la scena.. cerca di farsi forza e di reggere il gioco
“Finalmente dolce e tenero passerotto, mi sei mancato tanto, chi è questo tuo sorridente amico? Pranza con noi? Benissimo così possiamo raccontargli di quanto ci amiamo e ci vogliamo bene”
Inutile dire che la tattica per dissuadere Ted 1 (o 2 o 3 boh) è stata perfetta.
Ted simula un impegno improvviso si eclissa dicendo ad Alain che sarebbe passato a riprenderlo entro un’ora e risale sull’auto.
Quel modo particolare di camminare e risalire sull’auto accendono i ricordi di Gertrude che lo associa immediatamente all’insetto delle riprese video dello zaino di Jack. “E’ lui sono sicura, è quello che ha cercato di incastrare Jack!”
“Ecco perché mi sembrava famigliare! Brava la mia passerottina!”
Iniziarono a ridere entrambi per l’assurdità di quei nomignoli
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