Il mistero del lago “al gusto di limone”
primo capitolo qui; secondo capitolo qui; terzo capitolo qui
Indagini al gusto di limone
4° capitolo
E’ troppo tardi per vedere il loro cliente, per aggiornarlo sui fatti, ma gli mandano un biglietto per informarlo che la mattina si troveranno al solito posto con delle importanti novità.
Il fatto che il piccolo Erastos iniziasse a sentire il retrogusto di limone nei cibi era preoccupante.. anche perché tutti stavano mangiando le stesse cose e il limone era presente in nessun piatto.
Jack accompagna Erastos a letto e gli anticipa che la mattina dopo avrebbe avuto bisogno di lui per le indagini sulla malattia del nonno, quindi avrebbe dovuto svegliarsi presto per andare a fare colazione al molo con loro e il nonno.
La mattina al solito orario si trovano tutti la molo per la colazione e le indagini.
Sir Angelos Pipros non capisce cosa ci fa il nipotino preferito con loro, da un lato è felicissimo di vederlo dall’altro si preoccupa..
“Nonnino che bello vederti, Jack mi ha detto che potevamo fare la colazione assieme, sono tanto contento. Sai che ero diventato triste a non giocare più con te, pensa che neanche la torta al latte di cocco la nostra preferita mi ha fatto stare bene ieri sera, anzi era proprio cattiva pensa che sapeva di limone, secondo me la chef pensava al suo innamorato quando l’ha preparata ahahaha”
Sir Angelos Pipros, che non aveva raggiunto quella posizione di super magnate per caso, capisce al volo che cosa possa aver messo in allarme i due detective e la ragione per la quale il nipotino si trova li con loro.
I tre adulti si guardano: nonno e nipote hanno lo stesso problema.
“Tesoro del nonno, mi dici che la nostra torta preferita sapeva di limone? Caspitina…ma secondo te la chef aveva già esagerato con limone anche prima?”
In questo modo delicato, il magnate cerca di capire dalle risposte del nipote, senza allarmarlo, da quanto tempo sente il sapore di limone nei cibi. Poi sempre in modo furbo cerca di fare domande sulla sensazione di intorpidimento delle zampette.
Intanto Jack e Gertrude cercano di mettere assieme velocemente tutte le informazioni e capire che cosa o chi ha colpito sia il nonno che il nipote.
La gioia di Eraston di stare con il nonno è proprio visibile, non stà zitto un secondo e aggiorna Sir Angelos Pipros su tutto quello che ha fatto il giorno prima con Jack e di come si è nascosto nell’armadietto e di come li ha seguiti per tutto il giorno senza farsi beccare.
“Piccolo birbante, allora potevo far fare le indagini a te e non a Jack e Gertrude. Ma dimmi un po’ sei nuovamente andato nel mio ufficio senza permesso e ficcare quel musetto in tutte le mie cose?”
Come quasi tutti i piccoletti anche Eraston non era bravo a dire le bugie (per fortuna), con lo sguardo imbarazzato e gli occhietti che guardavano per aria cercò di dire “Ma nonno so che non vuoi che entriamo nel tuo ufficio senza permesso..”
“Birbantello..ma dimmi tu sei entrato lo stesso?”
A quel punto con le zampette dietro la schiena e lo sguardo basso Eraston confessa che si..è entrato più volte nell’ufficio del nonno a far finta di essere il nonno al lavoro, quindi usando il suo telefono, la sua agenda, la sua penna, la sua tazza del caffè.. “Nonnino mi mancavi tanto, e allora così mi sembrava che mi mancassi di meno..”
Nessuno di loro aveva intenzione di sgridarlo, ma solo di capire che sostanza potesse essere entrata in contatto con entrambi.
Mentre facevano colazione cercavano di mettere assieme le informazioni. Era proprio commovente vedere quei due così simili il grande magnate e il piccolo birbantello a sorridere e chiacchierare assieme.
Sir Angelos Pipros finisce il suo caffè e come di abitudine prende il sigaro. Il piccoletto si offre di preparare lui il sigaro che è capacissimo di farlo, quindi lo prende lo bagna nell’acqua del lago aggiunge una goccia di miele e lo porge al nonno con l’accendisigari.
“Grazie nipotino caro sei proprio premuroso nei miei confronti”
“Nonnino mi fai assaggiare il sigaro, non lo fumo lo assaggio e basta daiii”
“Eraston! Come più volte ti ho già spiegato il fumo fa male, questo è un vizio orribile, oramai io sono vecchio ma non voglio assolutamente che tu ti avvicini al fumo capito? Ti è PROIBITO”
Jack nota uno sguardo ti terrore negli occhi dei piccolo moscerino, come se fosse nei guai..
Ma non fa in tempo a pensare ad altro che il nostro magnate ha di nuovo un mancamento e perde i sensi.
Per fortuna essendo seduto sulla sua poltroncina non cade a terra, Gertrude abilmente prende in braccio Eraston come per fargli fare una capriola in aria e lo distrae. Jack fa rinvenire il magnate, sposta il sigaro che stava fumando e gli passa un bicchiere di acqua.
Gertrude propone al magnate di rientrare in casa per questioni di lavoro urgente e Jack e Eraston restano ancora un pochino sul molo.
“Sai che ho un segreto, super segreto che so solo io? E’ una cosa che non dovevo fare ma che ho fatto, potrebbe farmi finire nei guai ma a te che sei amico mio posso dirlo”
Il piccolo birbante evidentemente ha combinato una marachella e vuole condividerla con il suo nuovo amico Jack.
“Sono tutto orecchie mio caro, sai anch’io combino delle marachelle ogni tanto e ti posso capire, raccontami che cosa hai combinato”
“Sai che voglio essere come il nonno da grande, quindi sto studiando le cose che sa lui, cerco di copiare tutto quello che fa e lo seguo ovunque..sai che lui fuma 3 sigari al giorno e non vuole assolutamente che io fumi…ma il sigaro per il nonno è super importante e io voglio diventare il nonno, allora ho preso 2 dei suoi sigari senza farmi vedere e ho fatto come il nonno li ho bagnati e poi ho messo la goccia del suo miele e li ho fumati. Ma non ho acceso il sigaro con la fiamma perché la mamma non vuole che giochi con il fuoco, ho solo fatto finta. E non mi sembra che sia così speciale questo fumare il sigaro..mi piace il sapore di miele che si sente e mi piace tantissimo che sembro il nonno”
Jack mette assieme tutte le informazioni e…illuminazione in tutte le analisi fatte fino a quel momento i sigari erano stati esclusi, nessuno li aveva fatti controllare.
Rientrando verso la villa, Jack cerca di capire quando il piccoletto ha fatto questo furto e quante volete ha “fumato il sigaro”.
“mmmm ho preso i sigari circa 10 giorni fa e li fumo 3 volte al giorno come il nonno”
Prima di spiegare a Erastos il perché dovrà raccontare lui stesso al nonno il furto dei sigari, vuole essere certo che questi siano la causa dell’avvelenamento.
Gertrude viene messa al corrente di tutto e si dà della stordita anche lei per non aver pensato a far analizzare i sigari e chiaramente anche il miele usato.
Non mettono ancora al corrente della cosa il magnate, hanno tutto l’occorrente per le indagini: il sigaro mezzo fumato sul molo prima del mancamento, il miele di Thassos usato e anche il sigaro del piccolo birbante che ha provveduto a consegnare a Jack (ma solo uno l’altro ha voluto tenerlo con se al momento).
Per accelerare i risultati di tutte le analisi Jack e Gertrude avevano avuto l’autorizzazione a far arrivare 2 chimici con ulteriori attrezzature direttamente alla villa. Avevano praticamente un laboratorio da professionisti a disposizione.
I chimici fanno diversi tipi di analisi:
- sul sigaro;
- sul miele;
- sul sigaro e sul miele;
- sul sigaro acceso;
- sul sigaro con il miele poi acceso;
Niente da fare non risulta niente di strano, nessuna tossina, nessun valore alterato niente di niente.
Eppure sono certi che la soluzione giri attorno ai sigari..
Eraston bussa alla porta del laboratorio “Posso stare qui con voi? Vi posso aiutare a far stare meglio il nonno?”
Jack e Gertrude accettano volentieri la compagnia del piccoletto.
Eraston sale sulla sedia alta per capire che cosa stanno facendo gli insetti grandi. Jack gli spiega con parole adatte che stanno cercando la soluzione al mistero del gusto di limone che sente il nonno in bocca da qualche settimana e che ha iniziato a sentire anche lui da un paio di giorni. Aggiunge anche che molto probabilmente i sigari sono la causa di questo sapore strano e anche del dolore alle zampe del nonno, e che il suo aiuto è stato preziosissimo e anche il fatto di aver raccontato a Jack della sua marachella è stato molto importante.
“Piccoletto, spiegami bene tutti i passaggi del nonno per fumare il sigaro.”
“Allora il nonno prende il sigaro dalla scatola sulla sua scrivania, mi ha raccontato che è la stessa scatola di quando era giovane. Poi lo mette nella tasca interna della giacca e va sul molo per la colazione la mattina, per il caffè dopo il pranzo, e per il tè delle cinque il pomeriggio. Si siede legge il giornale, o lavora o fa le sue cose, quando ha finito prende il sigaro dalla tasca lo annusa lo rigira 3 volte fra le zampe, chiude gli occhi un attimo, con il taglia sigaro lo spunta, poi con il bicchiere prende l’acqua dal lago sempre vicino alla scaletta per scendere a fare il bagno, svita il tappo del barattolino del miele di Thassos, bagna il sigaro per metà nell’acqua, gli fa cadere una goccia di miele, lo mette in bocca e l’accende con l’accendisigaro che tiene in tasca. Per farlo accendere bene tira forte due o tre volte e poi si mette comodo e lo fuma tranquillo.”
Direi che preciso è stato preciso…
Dunque il sigaro e il miele erano stati analizzati, ora mancava principalmente l’acqua del lago, poi gli elementi in comune fra nonno e nipote terminavano.
Jack e Eraston vanno al lago assieme e prendono i campioni di acqua, esattamente nel punto in cui il nonno è abituato a prelevarla per il suo rito, stesso punto usato dal nipote per copiarlo.
Jack preleva anche l’acqua in altri punti del lago solo per maggiore sicurezza.
L’analisi del laboratorio relativa all’acqua del lago riporta dei valori nella norma per essere acqua di un lago, trasparenza, alcalinità, ossigeno ecc. Solo il campione prelevato vicino alla scaletta presenta una percentuale piccolissima di un parassita che vive nelle alghe di acqua dolce e proprio in quel punto il lago ne presenta diverse. Ma questo parassita da solo non è in grado di provocare la malattia del magnate.
A Jack viene in mente che c’è un altro elemento che non è stato ancora analizzato, ed è la saliva del magnate e a questo punto anche quella del piccolo Eraston.
Presi dei campioni di saliva ed analizzati in laboratorio, mostrano davvero tanti elementi in comune, dovuti certamente al fatto che sono nonno e nipote, ma anche al fatto che il nipote per essere come il nonno fa praticamente tutto quello che fa il nonno e mangia anche le stesse cose del nonno.
Ma anche in questo caso non ci sono valori in grado di spiegare l’accaduto.
Il gruppo si sente come se fosse in un vicolo cieco.
Gertrude presa dallo sconforto dice “Ragazzi a questo punto ci manca una sola prova… combiniamo tutti gli elementi a disposizione assieme, ma solo quelli in comune con nonno e nipote, quindi escludiamo il fuoco visto che al piccoletto è proibito giocare con i fiammiferi. Uniamo: sigaro, acqua del lago, miele di Thassos e saliva. Facciamo la prova prima per Sir Angelos Pipros e poi per Erastos.”
Eureka!!!!
Finalmente i tue tecnici di laboratorio iniziano a ballare per la gioia.
La combinazione degli elementi aggiungendo la saliva dà finalmente un risultato.
La combinazione crea la formazione di una micro tossina che avvelena lentamente l’organismo.
I singoli elementi presi da soli non danno problemi, combinandoli assieme invece si.
I tecnici decidono di fare una prova ulteriore accendendo il sigaro e analizzando l’effetto combinato.
In questo caso il risultato è sorprendente: con il sigaro accesso la tossina creata si moltiplica in modo pazzesco. Ecco quindi spiegato il perché nell’organismo del nonno il tutto si sia aggravato così in fretta.
Scoperta la ragione della malattia diventa facile trovare anche la soluzione a questa.
Basta smettere di fumare il sigaro e fare una cura disintossicante a base di tisane depurative e nel giro di un paio di giorni niente più gusto di limone in bocca e zampette intorpidite.
Jack e Gertrude decidono di informare il loro cliente e di portare con loro anche il piccoletto che è stato basilare per risolvere l’enigma.
Potete immagine la gioia di Sir Angelos Pipros nello scoprire che il mistero della sua malattia non era un tentativo di avvelenamento da parte di qualcuno ma solo una combinazione di eventi davvero singolari.
Il sapere che presto sarebbe tornato ad essere quello che era sempre stato: attivo, pieno di forza, voglia di lavorare, di portare avanti progetti e dirigere le sue tante aziende lo rendeva più che gioioso.
“Nonnino sei tanto arrabbiato con me per averti rubato i 2 sigari?”
“Tesoro mio, hai capito da solo che non dovevi farlo, non sono arrabbiato con te, sono fiero di te che sei stato capace di aiutare Jack e Gertrude e hai detto la verità”
“Nonnino…ma ora non potrai più fumare i tuoi sigari tanto amati sei triste?”
“Tesoro mio, sono solo sigari ti ho sempre detto che il fumo fa male, è un’occasione per smettere di fumare, non sono triste non ti preoccupare”
“Nonnino…ma mi raccontavi sempre che per te era un rito importante quello del sigaro.. il discorso di bagnarlo nell’acqua del luogo in cui ti trovavi e la goccia di miele della tua amata isola per ricordare da dove arrivavi..e ora”
“Tesoro mio..per ricordarmi chi sono mi basterà guardarmi allo specchio e per sapere cosa sto facendo mi basterà guardare verso di te piccolo mio che sei il mio futuro”
Vedere quei due abbracciarsi faceva proprio bene al cuore.
Il mistero del lago aveva finalmente la sua soluzione.
Jack e Gertrude avevano portato a termine la loro indagine ed ora avevano ancora un paio di giorni a disposizione di vacanza nella villa del loro cliente per la gioia di tutta la famiglia.
Dovete sapere che circa qualche mese dopo questo fatto: Sir Angelos Pipros visti i risultati delle analisi fatte del laboratorio personale, sia dell’impegno che del costo, ha trovato il modo di usarli per la produzione di una linea di creme di bellezza anti-invecchiamento dove la stessa tossina che avvelenava lui e il nipote in questo caso diventa utile per mantenere la pelle giovane ed elastica.
La nuova linea chiamata “Mieli-ezza” ed è in cima alle classifiche dei cosmetici più venduti.
Che dire … Sir Angelos Pipros è proprio un insetto dalle mille risorse