Il mistero del lago “al molo”
per il primo capitolo clicca qui
Un incontro inaspettato
3° capitolo
Ed ecco che si ritrovano al solito posto: Sir Angelos Pipros sulla poltroncina con le zampe a bagno, Jack e Gertrude seduti accanto a lui.
“Dopo una serie di osservazioni e di indagini accurate fatte sulle persone con le quali divide la giornata, abbiamo deciso di farle ulteriori domande sulle sue abitudini sorte al momento della quarantena, per capire se la ragione del suo malessere si trova in una di esse.”
Ed ecco che i nostri investigatori iniziano a fare delle domande relativa a:
– cosa è cambiato dopo la quarantena
– che alimenti nuovi ha inserito
– quali abitudini nuove
Sir Angelos Pipros si mostra assolutamente collaborativo e risponde a tutte le loro domande.
La quarantena gli ha cambiato la vita come a tutti:
– l’uso delle mascherine gli aveva fatto venire anche delle piccole irritazioni, poi con quelle in tessuto lavabile aveva risolto.
– l’igienizzante per le zampe da usare ogni volta che serviva, era un continuo ..poi lavarsi continuamente le zampe anche solo per togliere la sensazione appiccicosa.
– ricordarsi di cambiare le scarpe prima di entrare in casa in modo da non portare possibili virus..
Insomma i cambiamenti che avevano coinvolto tutti.
Per quanto riguardava gli alimenti aveva per forza di cose cambiato alcune marche o prodotti, visto che fare la spesa in particolare nel primo mese era diventato complicato.
Aveva aumentato sicuramente le porzioni di frutta e verdura e anche i dolcetti.
Lavorando da casa mangiava di più.. le tentazioni erano aumentate e poi sia i nipotini che le nuore lo viziavano con biscotti, torte e pizze fatte in casa da loro.
Per quanto riguardava le abitudini nuove, sul lavoro aveva ridotto le riunioni ed era passato ad usare i sistemi di video conferenza e di riunioni virtuali. Lo “smart working” era diventato il motto per lui e le sue aziende almeno dove possibile.
Niente più strette di zampe, o baci e abbracci.
Ma tutte cose che avevano coinvolto l’intera insettinità.
Chiaramente era abituato a viaggiare tantissimo cosa che aveva smesso di fare come tutti.
All’inizio della pandemia aveva scelto di spostare tutta la sua famiglia e il suo segretario nella villa sul lago. Era successo quasi 3 mesi fa.
A questo punto Jack e Gertrude decidono di far fare le analisi a tutti i preparati usati nella villa per igienizzare le zampe, i locali e alle mascherine.
Lasciano il nostro magnate al suo rito del sigaro, acqua e miele e si avviano alla postazione del laboratorio analisi creato appositamente per accelerare le indagini.
Mentre sono intenti a fare le analisi sui campioni prelevati nella villa, sentono degli strani rumori provenire da uno degli armadietti dietro di loro..
Guardandosi e senza parlare (oramai si conoscono talmente bene i nostri due amici che non hanno bisogno di parole) si mettono ai lati della porta dell’armadietto e assieme lo aprono di colpo.
“E tu che ci fai qui dentro?!”
Tutto rannicchiato ed impaurito, nascosto in fondo sotto delle coperte trovano il nipotino biricchino del magnate, il piccolo moscerino Erastos di 8 anni il minore dei nipoti. Come viene scoperto da un lato si spaventa dall’altro inizia a piangere per “impietosire” i nostri amici.
“Sob we we we sob sob, mi avete spaventato! Mi sono nascosto solo per aiutarvi we we we”
A quel punto Jack lo prende fra le chele e lo calma. “Su piccolo Erastos stai tranquillo spiegaci bene perché ti sei nascosto qui dentro”
Asciugandosi gli occhi e pulendosi il nasino con la manica della felpa inizia a spiegare che:
“Io voglio tanto bene al nonno, voglio essere come lui da grande, voglio fare tutte le cose che fa il nonno. Ma ora non passa più tanto tempo con noi a giocare, la mamma mi dice che il nonno non stà tanto bene e che devo farlo riposare. Ma io voglio che il nonno guarisca e che torni a fare tante cose con me. Io voglio essere come il nonno wewe so sob”
“Su piccoletto siamo qui per aiutare il nonno, siamo sicuri che prestissimo starà bene e che tornerete a fare tutte le cose assieme. Ora vieni che ti accompagno in cucina, beviamo del succo e magari mi fai vedere dove tengono i biscotti quelli super buoni”
Così facendo Jack e Erastos si avviano in cucina.
Jack, coperto di briciole di biscotti, ritorna da Gertrude per verificare gli esiti dei vari esami fatti.
“Allora qui tutto regolare, le analisi su tutti i preparati e le mascherine usate sono in ordine.. Tu hai fatto le analisi ai biscotti?”
“Spiritosa..come sono buoni..Erastos mi ha fatto vedere dove nascondono il barattolo segreto. Che moscerino divertente, siamo d’accordo che appena ho un attimo vado a giocare con lui al detective”
“Vai ora gioca con me a fare il detective”
Così facendo si collegano con il laboratorio centrale di analisi per confrontarsi con loro in merito a tutti i risultati ottenuti.
Non solo il laboratorio conferma che tutte le analisi, ma informa i detective che anche che lo staff di Sir Angelos Pipros aveva già fatto fare le stesse analisi la settimana prima a seguito di una richiesta del medico personale.
Tutti i video visionati da Jack (ricordate che ha la capacità di osservare particolari anche ad alta velocità) mostravano la solita routine di famiglia e di lavoro.
Decidono di farsi una doccia seguita da una pausa e poi trovarsi per cena con tutta la famiglia.
Jack fa una doccia velocissima e trova il tempo per far giocare un pochino Erastos.
Lo trova in giardino intento a leggere un libro sulla storia delle miniere di diamanti “Ciao piccolino, caspita letture impegnative? Che ne dici di aiutarmi nelle indagini?”
Il piccolo moscerino in un attimo mette via il libro e scatta per seguire Jack. Mentre si avviano verso la postazione dei controlli delle telecamere Erastos non stà zitto un attimo e inizia:
“Sai sto leggendo tutto quello che riesco a capire dei libri del nonno, poi gli faccio sempre molte domande, voglio essere proprio come il nonno. Sai che mi ha anche regalato una delle sue penne preferite e che potevo anche aiutarlo in ufficio in questo periodo in cui siamo chiusi nella villa, ora però..non posso più mi dice che non è in forma..uff ma io voglio passare il tempo con il nonno.
Sai che per il mio compleanno ho chiesto di avere un abito esattamente come quello del nonno? Sembravo lui piccolo, mi mancava solo il suo sigaro, ma mi ha proibito di fumare dice che fa male alla salute e io non ci devo pensare neanche..uffa ma io voglio essere come il nonno. Comunque per il mio compleanno mi ero fatto un finto sigaro di cartone e quello ho fatto finta di fumarlo”
Intanto erano arrivati alla postazione dove si potevano visionare le telecamere. Assieme al piccolo iniziano a vedere che cosa è accaduto nei dintorni del molo prima del mancamento del magnate.
Si vede la famiglia fare colazione in giardino e ci sono quasi tutti;
Il personale è indaffarato nei lavori del mattino (riordinare le stanze, servire la colazione, sistemare il giardino ecc);
Il segretario personale dopo aver accompagnato il magnate al molo torna a fare colazione con gli altri;
Il personale di sicurezza è nelle postazioni previste;
Si vede il furgone delle consegne del negozio di alimentari entrare, scaricare, bere un caffè in cucina e ripartire.
Poi arriva il postino con la posta.
Poi si vede Jack con Sir Pipros fra le chele e tutto quello che è avvenuto dopo.
Certo che con le mascherine in viso a volte non era facile riconoscere subito i vari insetti, in questi casi interveniva Eraston che riconosceva tutti immediatamente, inoltre sapeva vita morte e miracoli di ognuno di loro.
Chi era fidanzato con chi, se avevano litigato, se c’erano gelosie e via dicendo.
Così facendo Jack viene a scoprire che:
– l’insegnante dei piccoli è segretamente innamorato della chef, che invece non se lo fila per niente ed è interessata al capo della sicurezza che non è interessato per niente a storie d’amore.
– che la zia Betty (moglie del primogenito Eros odia mangiare i piselli e li nasconde sempre nel tovagliolo per non farsi beccare dai suoi figli che invece obbliga a finirli tutti)
– che la cameriera Jaseline cambia sempre il suo turno di pulizia delle scale con Polline perché ha vinto a carte e per il prossimo mese sarà sempre così
– che ci sono alcuni punti della casa dove le telecamere non possono vedere nulla e il piccolo Eraston va li a giocare a fare il nonno
Nel frattempo si era fatta ora di cena, Jack davvero colpito dalle numerose capacità del suo piccolo amico lo prende per la zampa e raggiungono la famiglia per la cena.
A tavola come al solito manca il magnate che come sappiamo preferisce cenare da solo vista la sua condizione di salute, gli altri sono tutti presenti e stanno già conversando delle varie piccole cose accadute.
Della salute del magnate non se ne parla a tavola, un po’ per non preoccupare i piccoli e anche perché l’ordine è quello di ignorare la questione. Nella realtà tutti si informano discretamente sulle condizioni di Sir Angelos Pipros e lo fanno con sincero interesse.
A cena c’erano piatti fantastici, insalata di alghe di lago, involtini di indivia e piselli, patate dolci con peperoncino, e per finire un magnifico dolce al latte di cocco.
Eraston si era chiaramente seduto vicino a Jack e commentava a bassa voce su diverse cose:
“Guarda bene che ora nasconde i piselli; vedi che faccia da pesce lesso che ha il prof guardando i piatti cucinati dalla sua amata; non ti sembra che in cucina abbiano messo troppo limone su tutto; questo piatto di patate dolci e peperoncino è il preferito del nonno ne prendo una porzione grande come fa lui; uff sa di limone anche questa”
Jack attento alla conversazione che avviene a tavola e rintronato da tutti i commenti del piccolo, la prima volta crede di aver capito male, ma all’ultimo commento del piccolo si allarma e cerca l’attenzione di Gertrude. Il tempo di chiedere scusa, alzarsi, andare da lei per aggiornarla sui fatti vede il piccolo stendere e ristendere le zampette come se gli facessero male…
fine del terzo capitolo
per il secondo capitolo vai qui
per l’ultimo capitolo della storia vai qui