Alla ricerca del lavoro 1
Cap. 1 – Arrivati nella nuova città
Ve l’ho mai raccontata di quando Jack e Gertrude si misero a cercare lavoro, poco dopo essere arrivati ad Insettilandia?
Dunque.. erano un paio di mesi che Jack e Gertrude si erano trasferiti e posizionati ad Insettilandia.
Per entrambi era la città in cui avrebbero voluto assolutamente vivere.
Si erano già fatti diversi amici, avevano i loro punti di riferimento come il bar “La Sosta” di Amil, oppure il caffè “Il Bibliotecario” di Jamal, o la panchina perfetta per la lettura del giornale, in mezzo al verde del parco principale, la spiaggia di Aliboa per fotografare il tramonto, insomma i nostri giovani amici insetti stavano proprio bene in questa splendida città.
Nell’attesa di scelte più stabili, avevano deciso di fermarsi a dormire in una struttura tipo ostello per studenti.
Era pulita ed economica, che al momento non guastava, considerando che ne’ Jack ne’ Gertrude avevano dei lavori a stipendio fisso.
Gertrude nel suo anno da pirata aveva messo via un po’ di denaro, che aveva depositato rigorosamente in banca ed investito in azioni e titoli… si sa che essere previdenti e lungimiranti è importante nella vita.
Vivere in un ostello era anche un’occasione divertente per conoscere insetti della loro età e ascoltare storie bizzarre e partecipare a feste.
L’ostello si chiamava “Va dove ti porta il sogno”.
Era una palazzina a due piani di colore giallo, con una bella terrazza piena di piante, in una zona semi centrale della città vicino alla banca di Gertrude la Insect Bank, non distante dal caffè “Il Bibliotecario”.
L’ostello aveva delle camerate divise in due sezioni: una maschile e una femminile, le camerate erano composte da letti a casello in file perfette. Ogni camerata aveva 10 letti a castello, 5 per parete, per un totale di 20 posti letto per le femmine e 20 posti letto per i maschi. L’unica differenza erano le misure dei letti: 5 erano di misura standard quindi per insetti di taglia media e piccola e 5 erano di misura super per insetti di taglia large e extra large.
I proprietari della struttura erano un’anziana coppia di bombi: Cicci e Freud amanti dello stile figli dei fiori anni ’70.
Fosse stato per loro non avrebbero neanche diviso le camerate da maschi e femmine, avrebbero optato per uno spazio unico gigantesco, ma le regole del comune di Insettilandia per la gestione degli ostelli e delle camere collettive erano chiare: camere separate per sessi diversi; bagni separati per sessi diversi; aree comuni; divieto di fumo in tutta la struttura, e solo rispettando queste regole avrebbero rilasciato le autorizzazioni.
La simpatica coppia aveva acquistato questa struttura circa 10 anni prima, come laboratorio per la produzione e vendita di oli essenziali. Deciso di smettere con l’attività produttiva e andare in pensione, tre anni fa, la trasformarono in uno ostello. Fu una scelta felice, i loro esuberanti giovani ospiti riempivano decisamente le loro giornate.
Tornando ai nostri amici:
Gertrude nella sua camerata si era scelta il letto di sopra vicino alla finestra, aveva anche una comodissima mensola a fianco dove mettere le sue cose e un armadio per vestiti e oggetti personali. L’accappatoio e le cose da doccia avevano il loro posto in bagno dove lo spazio non mancava di certo.
Una cosa era certa, la pulizia era fantastica ovunque e il cibo delizioso.
Anche Jack aveva scelto il suo posto nella camerata, ma era stato limitato dalla sua stazza e quindi aveva dovuto optare per letti extra large ed era rimasto solo quello di sotto, ma vicino alla finestra.
La loro routine prevedeva:
- svegliarsi entro le 8.00 e fare una abbondante colazione nella sala comune strafogandosi di ogni meraviglia cucinata da Cicci e Freud,
- vedere sia sul giornale locale che su internet le varie opzioni lavorative e uscire per i colloqui di lavoro alla ricerca del lavoro.
Fino ad oggi avevano valutato le seguenti opzioni:
per Jack:
- Giardiniere per ben 10 giorni di fila: abbandonato per super noia
- Receptionist in un grande albergo per 5 giorni: licenziato per eccessiva attenzione alla clientela femminile
- Cameriere per 1 giorno: licenziato perché correggeva il Grande chef su tutte le preparazioni di ogno piatto
- Guardia del corpo di un famoso cantante per 3 giorni: allontanato prima che gli mettesse le chele addosso tanto era borioso, maleducato, cafone e insopportabile
- Traslocatore per 1 trasloco: purtroppo andava tutto bene ma si è distratto (causa splendido esemplare di ragno femmina in minigonna rossa) mentre trasportava un pianoforte a coda che è diventato materiale per stuzzicadenti dopo la discesa e frenata contro un muro.. L’assicurazione ha coperto i danni
Per Gertrude:
- Commessa in un negozio di biancheria intima di lusso per 1 giorno: licenziata per aver portato la taglia vera (una 58) alla cliente che sosteneva di indossare la 38
- Tecnico informatico nel principale studio di consulenza di Insettilandia per 2 settimane: ha abbandonato; era per lei impossibile stare in mezzo a tutti quegli spocchiosi finti hacker che non sapevano neanche dove mettere le zampe su tastiere e programmi
- Baby sitter in un asilo privato per 10 giorni: allontanata dopo l’ennesimo chiarimento con i genitori per fargli intendere che i loro figli non erano dei giocattoli con telecomando e andavano rispettati
- Segretaria presso uno studio medico di chirurgia plastica per 2 giorni: ha scelto di andarsene non riusciva a stare seria di fronte alla clientela e alle loro richieste bizzarre per mantenersi giovani e plasticose.. le sembrava di stare in mezzo ad un circo di silicone
- Cameriera in un elegante Bistrot per 2 giorni: licenziata per aver tirato un ceffone ad un cliente che ci aveva provato.. il cliente non ci proverà più con nessuna cameriera dopo la figuraccia fatta
Per Cicci e Freud era uno spasso scommettere su quanto tempo si sarebbero tenuti il lavoro di turno e il motivo per il quale lo avrebbero perso, stava diventando il loro hobby preferito. Gli altri ospiti andavano e venivano ma quei due li erano ospiti fissi da un pochino e ci si erano proprio affezionati.
Sia Cicci che Freud avevano provato ad indirizzare Jack e Gertrude su strade diverse da quelle che stavano percorrendo, spiegando che le loro qualità erano tali che non potevano fermarsi ad attività lavorative alle dipendenze di qualcuno… i loro cervelli andavano utilizzati!
Intanto Gertrude per ingannare il tempo aveva rifatto completamente il sito all’ostello, gli aveva creato tutti i collegamenti con i principali motori di ricerca, aumentandone notevolmente la clientela.
Jack aveva provveduto alla traduzione del sito in circa 6 lingue diverse (per lui imparare una nuova lingua è un vero scherzo), in più aveva reso completamente domotica la struttura, che si accendeva, si spegneva e veniva controllata da telecamere comandate a distanza sia nell’ingresso che nei corridoi e nella terrazza.
Questo fatto di poter controllare tutto stando comodamente sulla poltrona piaceva tantissimo a Freud che aveva ampiamente appoggiato il progetto di modernizzazione di Jack e gli aveva chiesto di automatizzare anche il sistema di irrigazione e le luci del terrazzo.
Mentre erano a fare colazione e a leggere le inserzioni sul giornale per l’esattezza sulla “La Gazzetta di Insettilandia”, Gertrude notò un articolo in quarta pagina che parlava di uno strano boato sentito nella notte nel quartiere dell’ostello. L’articolo diceva “…in particolare in via della Giuggiola e in via del Rododendro sono in molti che hanno sentito uno strano boato in corrispondenza delle 03.22, ma non sono state segnalate scosse di terremoto, né deflagrazioni programmate, né esercitazioni militari, non si è venuti a conoscenza né di incidenti stradali né di operazioni di ristrutturazione di particolare intensità acustica. Ad oggi resta un mistero.”
Letta la notizia ad alta voce, tutti i presenti confermano di aver dormito come degli angoletti e di non aver sentito nulla.
Sia per i nostri amici Jack e Gertrude, che Cicci e Freud che le due gemelle francesi le zanzarine Lulù e Sasà, stessa cosa per il chitarrista la cavalletta Helton.
Erano tutti concordi nel non aver notato nulla di strano.
Proprio in quel momento scesero all’ultimo minuto, prima del termine dell’orario delle colazioni, gli ultimi ospiti arrivati: un insetto stecco Von Dolf e il suo amico Von Ingo una cimice rossa e nera, entrambi tedeschi ed entrambi con degli occhi cerchiati arrossati, molto addormentati e con i capelli arruffati.
Erano arrivati il pomeriggio precedente con i loro sacchi a pelo per uno stop ad Insettilandia in corrispondenza del festival dei gruppi musicali emergenti ed erano usciti la sera prima per andare ad incontrare anche gli altri partecipanti.
Alla domanda, se avessero sentito il boato, risposero in modo strascicato dicendo con un forte accento tedesco “Ahh… ecco cosa era strano rumore sentito… no gruppo che suonava male! Ma BOOM che suonava forte!”
Gertrude chiese maggiori informazioni sul boato ma non ottenne molte risposte erano assai suonati anche loro due.